Teatro

Beppe Rosso e le conseguenze del lavoro alle Fonderie Limone di Moncalieri

Beppe Rosso e le conseguenze del lavoro alle Fonderie Limone di Moncalieri

La nuova produzione di Beppe Rosso, affronta un tema cruciale della nostra epoca – il lavoro – in chiave tragicomica, attraverso i testi di Rémi De Vos. In scena, in prima nazionale, alle Fonderie Limone di Moncalieri (Torino) dal 7 al 12 aprile.

Precario, interinale, a tempo determinato, part-time, freelance, a chiamata…Basterebbe solo il proliferare della terminologia, per capire quanto il lavoro sia diventato il tema cruciale di questi ultimi anni, chiave di lettura fondamentale per interpretare la nostra epoca. Quasi un’ossessione per il mondo occidentale.
I testi di Rémi De Vos ci presentano un ventaglio di situazioni che permettono di ricostruire un puzzle dove è possibile intuire e percepire questa ossessione.

E’ un teatro dell’oggi che senza moralismi affronta le contraddizioni e le urgenze che in questo momento attraversano l’uomo immerso nel mondo del lavoro: i meccanismi, le paure, lo sfruttamento, la precarietà e la conseguente dimensione d’incertezza che si trasmette in tutti i rapporti sociali.
Uno sguardo ironico e una commedia amara che porta le situazioni al limite del paradosso e svela, attraverso punti di vista inaspettati, i rapporti umani come conseguenza dell’attuale situazione di compressione psicologica.

Ti amo Lavoro - conseguenze mette in scena e intreccia tre pièces dell'autore francese, acclamato da pubblico e critica in patria, ma ancora pressoché sconosciuto nel panorama italiano. Con la leggerezza del paradosso, Rémi De Vos scrive tragedie che assomigliano a commedie e usa l’arma del sarcasmo per smontare la rappresentazione di una crisi epocale.

L’Interinale, Profonda convinzione e Messa in folle fanno agire lavoratori, mogli e disoccupati alle prese con situazioni paradossali e tragicomiche. Lo spettacolo è costruito per frammenti che si intrecciano e nell’insieme ricostruiscono un mondo che richiama situazioni quasi arcaiche, dove in fondo il movente è sempre la lotta per la sopravvivenza, ad ogni costo.

E il pubblico è parte fondamentale dell’allestimento: l’ambiente scenico, in cui agiranno i quattro attori, sarà quello di una sorta di “assemblea permanente” di cui la platea è parte integrante, il che permette di instaurare un rapporto concreto ed empatico con lo “spettatore”, coinvolto e immerso in una situazione che lo riguarda personalmente.

Appuntamento dal 7 al 12 aprile (mar-gio h 19.30; mer-ven-sab h 20.45; dom h 15.30) all’interno del cartellone 2014/2015 del Teatro Stabile di Torino.